L'Istituto

L’ Istituto offriva accoglienza gratuita ai minori tra i 5 e i 18 anni vaccinati e di buona salute fisica e mentale in condizioni d’indigenza ed, inoltre, se rimanevano posti, accoglieva a pagamento quelli che ne facevano richiesta. La gestione dell’Istituto viene affidata a varie congregazioni religiose che, per incrementare le entrate, visto il continuo aumento di “ricoverati”, aprono una scuola elementare , un asilo nido e un convitto femminile con la retta di 120 lire annue per ogni ospite. L’Istituto godeva di ottima stima a livello nazionale sia per il servizio fondamentale che era l’istruzione ma anche per la formazione lavorativa.

All’interno dell’ Istituto c’erano due sezioni: una femminile e una maschile. Nella sezione femminile la ragazza poteva dedicarsi alla sartoria da donna, al cucito, al ricamo e ogni arte “femminile” compreso tutto ciò che rientrava nel “buon governo della casa”, anche la panificazione che oggi è tanto di moda. Particolare attenzione c’era all’educazione religiosa, morale ed etica per “essere riammesse nella Società giovani sagge e convenientemente preparate alla vita domestica”. ( come da documento del 1924 sottoscritto da V. Scannapieco e la superiora suor Redenta Mazzocchi).

Nella sezione maschile si formavano operai “per i mestieri in genere”, in modo particolare per le industrie meccaniche ( a Locri c’erano le O.M.C. Officine meccaniche calabresi” 1924- 1934), l’ebanisteria e bravi agricoltori. Si teneva conto della “tendenze e attitudini” di ogni alunno e si considerava , per gli insegnamenti professionali da istituire, della domanda e dell’offerta di lavoro del territorio. Era vietata ogni “diversità di trattamento fra gli alunni accolti gratuitamente e quelli ammessi a pagamento . I manufatti e i lavori prodotti dagli alunni venivano venduti e “il prezzo apparterrà al ricoverato” e le somme, depositate in banca con un libretto nominativo, saranno nella sua disponibilità una volta congedato dall’Istituto. Alla fine degli anni’70 l’Istituto , così com’era stato concepito, viene definitivamente chiuso Per alcuni anni ospitò l’asilo e le scuole elementari pubbliche, fino a essere la sede del” Liceo classico Ivo Oliveti” e dall’anno scolastico 2011/12, con l’accorpamento del Liceo artistico P. Panetta di Siderno, diventa: Istituto d’Istruzione Superiore “I. Oliveti – P. Panetta”.